L’ 11 Novembre scorso si è compiuta un’aggressione fascista nel pieno centro di Madrid , che ha portato all’ uccisione di Carlos, un ragazzo sedicenne, e al ferimento di un amico. I ragazzi si muovevano dal quartiere di Usera verso il presidio antifascista ,convocato in risposta ad un concentramento del movimento fascista Democrazia Nazionale. Appena avvistati gli antifascisti, i due fascisti ( uno dei quali militare da più di un anno) hanno estratto le lame e compiuto il gesto sono riusciti a scappare. Scritto a 4 mani (+1) dagli studenti del Virgilio
Tutto inizia due settimane fa, l’11 Novembre, con la convocazione da parte di un’associazione giovanile di estrema destra (Democracia Nacional Joven) di una provocatoria manifestazione razzista e xenofoba contro l’immigrazione nel quartiere Usera di Madrid, tradizionalmente proletario e con un alto numero di migranti. La manifestazione è stata tra l’altro autorizzata da una delegazione del Governo spagnolo e si inserisce nel quadro di una campagna nazionale contro l’immigrazione inaugurata qualche mese fa dai vari partiti politici di estrema destra – Democracia Nacional, Alleancia Nacional, Fronte Nacional.
In risposta a questa iniziativa viene convocato un presidio antifascista dai compagni madrileni.
Verso le 12:30 due giovani antifascisti si stanno muovendo con alcuni amici verso il presidio Antifa, quando vengono accoltellati nella metropolitana. Uno dei ragazzi sembra essere in condizioni gravi ma stabili, l’altro muore poco dopo. L’altro si chiamava Carlos, un giovane redskin di 16 anni. È stato ucciso dalla violenza contro il diverso, da una visione vigliacca della lotta politica, dalla logica delle lame. Carlos è stato ucciso con un coltello da caccia da Josué Estébanez de la Hija, un naziskin che tra l’altro è da circa un anno militare nell’esercito spagnolo.
Alla notizia della morte di Carlos circa 300 antifascisti si muovono verso il luogo dell’aggressione dalla quale i due assassini erano riusciti impunemente a scappare. Subito dopo si fa viva la Polizia che inspiegabilmente carica pesantemente i presenti e blocca gli ingressi, rallentando di conseguenza i soccorsi.
Inizialmente la stampa parla di semplice lotta tra bande, negando la matrice politica dell’assassinio (pratica mediatica non nuova avvenuta tra l’altro in Italia in occasione dell’omicidio di Renato). La notizia è subito smentita grazie a circa 500 antifascisti che si concentrano verso le 19:30 a Plaza de la Puerta del Sol per manifestare la propria rabbia e chiedere l’illegalizzazione dei partiti fascisti, dando luogo a disordini e tafferugli per le strade del centro e subendo cariche della polizia.
In queste due settimane il Popolo antifascista spagnolo, non è stato zitto.
A Madrid, Barcelona, Valencia, Sevilla, Granada e altre città ci sono state decine di cortei e concentramenti spontanei al grido di “Ninguna Agresion sin Respuesta” (nessuna aggressione senza risposta) e “Carlos, Hermano, nosotros no olvidamos( Carlos, fratello, noi non dimentichiamo)
Sabato scorso (il 24) è stata convocata una manifestazione a Madrid in ricordo di Carlos che non è stata autorizzata nonostante le richieste ufficiali poste al Tribunale superiore di giustizia di Madrid da parte del Coordinamento antifascista di Madrid e della Federazione regionale delle associazioni di quartiere di Madrid (FRAVM), confermando un atteggiamento ambiguo se non connivente delle autorità spagnole che hanno invece permesso tre manifestazioni di estrema destra in seguito all’omicidio di Carlos, in una delle quali si è arrivati ad esaltare il delittoo e esaltare l’assassino come "un eroe".
Nonostante il divieto, gli antifascisti sono scesi in piazza in moltissime città, compresa Madrid dove dopo vari scontri con le forze dell’ordine sono riusciti a raggiungere la metro legazpi dove è stato ucciso Carlos per rendere omaggio alla sua memoria. Le dimostrazioni si sono concluse con un arresto e tre feriti (di cui due poliziotti) nella capitale spagnola e l’arresto di altre due giovani a Terragona (Catalunya) per lancio di oggetti contro le forze dell’ordine.
A Compostela (Galizia), 800 persone hanno manifestato per le strade del centro;
A Gijon (Asturia),i manifestanti hanno bruciato una svastica di legno accanto alla sede del PP;
A Valencia, hanno partecipato circa 600 persone;
Sevilla ha visto la partecipazione di un centinaio di persone.
Ma in Italia, queste grida di dolore, le urla di rabbia, non ci sono arrivate, se non molto lontanamente.
Un compagno spagnolo ucciso, è come un compagno italiano ucciso.
In questa finta democrazia che ci stanno iniettando, questi eventi sono forse troppo poco importanti per essere affrontanti dai mass media?
Forse per loro sarà solo un ragazzo morto, ma per noi è un compagno che ha dato la vita contro il fascismo,e questo non sarà scordato.
Come Renato, Dax, Verbano e tutti gli altri compagni vittime del fascismo, Carlos non deve essere dimenticato.
Proprio sabato durante la manifestazione a Madrid, al posto dell cartello di Calle Delicias, vicino la metro Legazpi, è stata messa una targa in onore di Carlos, con queste parole:
“Aquì fue asesinado Carlos Javier Palomino Munoz El 11 de Novembre de 2007
A la edad de 16 anos Luchando contra el Racismo y el fascismo
Carlos Hermano, nosotros no olvidamos
El mejor omenaje Continuar la Lucha”
“Qui fu assassinato Carlos Javer Palomino Munoz L’11 Novembre del 2007-11-26
A l’età di 16anni Lottando contro il razzismo e il fascismo
Carlos, fratello nostro, non dimentichiamo
il miglior omaggio continuare la Lotta”
Di seguito un po’ di Links per approfondire
– Caos nella rete – Speciale su Carlos (in spagnolo)
http://www.kaosenlared.net/seccion.php?id_seccion=59
– Coordinamento Antifà – Comunicato sulla morte di Carlos (in spagnolo)
http://www.nodo50.org/antifa/index.php?option=com_content&task=view&id=275&Itemid=1
– Tre report fotografici del corteo del 24
http://www.rompamoselsilencio.net/spip.php?article175&id_document=602#document_actif
http://www.nuevaradio.org/theplatform/index.php?blog=4&p=464
http://www.lahaine.org/index.php?p=25988
– Resoconto del corteo del 24 (in italiano)
http://www.globalproject.info/art-14100.html
– Altri links utili per tenere d’occhio la situazione
http://forosocialmadrid.org/portal/
http://madrid.indymedia.org/
Ancora più di seguito qualche video degli eventi dopo la morte di Carlos
– Poche ore dopo la morte di Carlos
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ma ke vor di se in effetti larrticolo era sbagliato o impreciso se aggiusta fine della storia. poi sticazzi de ki la detto. non vedo cosa toglie all’ antifa.
per 0ic….
ma che ve siete impazziti!!’
da quando si chiede scusa hai fascisti o da quando ci facciamo “correggere giustamente” le frasi dalle merde in nero!
ao ma state a scherza…nessuna giustificazione..è morto un compagno di 16 anni per dio…in questo istante tutti i fascisti andrebbero fucilati!!
che stamo a diventà revisionisti o buonisti come water!!??
nessuna tregua senza giustizia…..
10 100 1000 piazzali loreto!
bravo. ora stai zitto e torna a mangiare merda, feccia.
Carlo,Dax,Renato e Carlos vivono!
le nostre idee non moriranno mai.
(i morti siete voi)
ahah cazzo ti dovrei dire??
quello che dovevo dire l ho detto
88 sei un fascio vigliacco di merda vieni a dirle a viso aperto le cose.
(A)
a 88 te ricordo una cosa..
io so leggitimato ad impiccarti a testa in giù e a fatte saltà in aria!…
nessuna tregua finche non ci sarà giustizia!!
azione antifà
carlos come dax e renato continuano a vivere nelle nostre lotte!
La frase dell’articolo sui due ragazzi è effettivamente ambigua ma probabilmente si voleva riferire solo ai feriti, comunque per evitare fraintendimenti è stata giustamente corretta come segnlato da “88”.
I “camerata” erano invece due e si sono dileguati spruzzandosi dietro un estintore (tanto che ci sono stati alcuni “feriti” lievi per intossicazione tra i passanti, segnalati dalla polizia), su questo pare che tutte le fonti siano concordi.
In ogni caso previa presentazione delle fonte la redazione è pronta a far rettificare l’articolo senza drammi, come appena fatto 😉
ovviamente la verità viene sempre mostrata nella maniera più comoda…non diciamo che gli antifa non erano 2 ma di più e hanno aggredito Josuè che si trovava da solo in metropolitana.
“Carlos se dirigía, con un grupo de amigos, a una contramanifestación organizada por la Coordinadora Antifascista de Madrid” parole di un articolo che si trova in un link che tu stesso hai postato qui sopra..e a 16 anni anche lui andava in giro con la lama visto che anche il camerata è stato ferito…ma anche questo non facciamolo sapere all’opinione pubblica!che schifo..
Non ho parole… Davvero non si era saputo un cazzo!
Il miglior omaggio continuare la lotta, di te e di questo non ce lo scordiamo