La nota del 15 marzo (dai media definita "sui cellulari") diffusa dal Ministro, contiene importanti indicazioni sui provvedimenti disciplinari negli istituti.
Ecco il testo integrale e qualche rapida considerazione…
La presente nota, emanata il 15 Marzo 2007, parte dal regolamentare l'utilizzo del cellulare in classe per poi svolgere alcune altre riflessioni.
In particolare, da notare:
– si ribadisce la importanza dei provvedimenti disciplinari
("La sanzione disciplinare, seppur inserita in una nuova logica, continua a
svolgere anche la sua irrinunciabile funzione di reazione efficace ad un illecito,
nonché di prevenzione verso il compimento di eventuali infrazioni disciplinari." pag. 6)
– si annuncia l'intenzione di rivedere la normativa vigente, per rendere piu' semplice adottare provvedimenti disciplinari e per consentire di adottarne di piu duri, compresa l'esclusione dallo scrutinio di fine anno
("di consentire da un lato la semplificazione e lo snellimento delle procedure di irrogazione e di
impugnazione delle sanzioni disciplinari e, dallaltro, la possibile applicazione disanzioni particolarmente incisive" "la sanzione potrà comportare l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di
Stato conclusivo del corso di studi". pag 6-7)
– si invitano le scuole a rinnovare i regolamenti di istituto secondo le indicazioni che giungeranno dal ministero
("la necessità per ciascuna istituzione scolastica autonoma di dotarsi di un regolamento di istituto che declini e traduca,in maniera adeguata ed efficace, i principi fissati dallo Statuto delle studentesse e
degli studenti, in base alle specifiche esigenze della comunità scolastica, prestando
particolare attenzione all'individuazione di un repertorio di sanzioni volte a
garantire, con il massimo rigore, l'effettivo rispetto delle regole poste a presidio del
valore della legalità e di una corretta convivenza civile. Il Ministero metterà a disposizione delle scuole, mediante pubblicazione sul sito internet www.pubblica.istruzione.it, alcuni esempi di regolamento di istituto
che perverranno su iniziativa delle stesse istituzioni scolastiche.")
– si invita a trovare modalità per quali sia possibile anche la sanzione pecuniara, per responsabilizzare le famiglie
("l'impegno di rispondere direttamente delloperato dei propri figli nel
caso in cui, ad esempio, gli stessi arrechino danni ad altre persone o alle strutture
scolastiche o, più in generale, violino i doveri sanciti dal regolamento di istituto e
subiscano, di conseguenza, lapplicazione di una sanzione anche di carattere
pecuniario."pag 7)
– si sottolinea l'obbligo di denunciare alle attività competente comportamenti "illeciti", e che chi non lo fa è punibile (quindi, il professore che non denunci al preside, il preside che non denunci alla polizia, ecc ecc)
("il dovere di vigilanza sui comportamenti degli alunni sussiste in tutti gli spazi scolastici ed esige la
tempestiva segnalazione alle autorità competenti di eventuali infrazioni" pag. 9)
Una nota importante perchè indicativa del tipo di svolta autoritaria che si sta tentanto, anche con la copertura di confusionarie campagne mediatiche, di attuare nelle scuole…