Sono diventati realtà nel corso di questi primi mesi dell’anno
scolastico i famosi controlli dei NAS (Nuclei Anti Sofisticazioni)
davanti le scuole e addirittura dentro le classi (già effettuati
numerosi controlli in scuole di Fiumicino, Ostia, Acilia), ennesima
follia securitaria che vede nel diverso la minaccia per la Sicurezza
del cittadino e aggiunge un altro tassello alla guerra mediatica e
istituzionale contro i giovani, che a quanto pare sono tutti una manica
di bamboccioni, degenerati, violenti, drogati e senza punti di riferimento
Ecco uno spunto di riflessione sull’argomento uscito sul Notiziario Droghe di Aduc qualche settimana fa
Italia. Nas a scuola? Inutili, costosi e pericolosi di Pietro Yates Moretti
E’ un momento di rinnovato fervore repressivo. Proibire, incarcerare,
militarizzare. Queste le parole d’ordine: dai tossicodipendenti di
Trastevere ai lavavetri di Firenze. Ora il ministro della Salute Livia
Turco torna a proporre controlli dei Nas,
con cani antidroga, nelle scuole italiane. Questo, sostiene Turco, per
dare uno strumento educativo in piu’ per presidi ed insegnanti. Ci e’
difficile comprendere queste motivazioni, specialmente alla luce
dell’esperienza americana, dove cani antidroga inferociti e poliziotti
con pistole alla mano sono ormai una consuetudine in diverse scuole.
Ecco alcune ragioni per dire no ai Nas nelle scuole:
1.
L’evidenza scientifica dimostra che i controlli antidroga nelle scuole
non hanno alcun impatto deterrente. Secondo uno studio dell’Universita’
del Michigan, ad esempio, non vi e’ differenza fra i livelli di consumo
di droghe in quelle scuole dove avvengono regolarmente controlli e le
altre. Questo studio di quattro anni, pubblicato sulla rivista
scientifica Journal of School Health nel 2003, conclude: "I test
antidroga degli studenti non sono un deterrente al consumo… I
ricercatori hanno rilevato livelli di consumo di droghe praticamente
identici nelle scuole che fanno controlli antidroga e quelle che non lo fanno".
2. I controlli antidroga ledono il rapporto di
fiducia studente-insegnante. Diversi studi dimostrano un atteggiamento
sempre piu’ negativo degli studenti verso quelle scuole dove avvengono
i controlli (vedi ad esempio lo studio pubblicato sulla rivista
scientifica Journal of Adolescent Health nel 2003 –nota 2).
3. I
controlli antidroga potrebbero spingere alcuni studenti verso l’abuso
di alcol e droghe pesanti. Lo rivela uno studio della prestigiosa
Joseph Rowntree Foundation (rapporto pubblicato nel 2005 –nota 3).
4. Inviare migliaia di carabinieri e decine di cani antidroga nelle
scuole e’ un’operazione che puo’ costare centinaia di milioni di euro
ogni anno. Forse converrebbe utilizzare questo denaro per assumere
personale qualificato nelle scuole per educare e consigliare gli
studenti, oppure per finanziare attivita’ extracurricolari dopo
l’orario scolastico per tenere gli studenti in un ambiente controllato.
5. Uno Stato di Diritto non puo’ coesistere con uno Stato di
Polizia. La cultura del "tutti sospetti" e’ cio’ che caratterizza i
regimi assolutisti, in cui il controllo del comportamento della
collettivita’ e’ preventivo, e non frutto di indagini mirate,
individuali e controllate dalla magistratura. Prima di rinunciare alla
inviolabilita’ della persona e della privacy semplicemente perche’
"studente", uno Stato di Diritto deve fornire elementi concreti che
giustifichino questa straordinaria intrusione.
6. Il consumo di
cannabis non e’ legato ad una diminuzione del rendimento scolastico, e
certamente esso non impedisce agli studenti di crescere e realizzarsi.
Il carcere si’.
Prima di prendere decisioni affrettate, seppur
apparentemente popolari e consone alla nuova tendenza repressiva in
atto, chiediamo al ministro Turco di riflettere bene sulle possibili
conseguenze delle sue azioni.
[1] L. Johnston et al. Drug
Testing in Schools: Policies, Practices, and Associations With Student
Drug Use. 2003. University of Michigan, Institute for Social Research,
Ann Arbor. http://www.rwjf.org/research/researchdetail.jsp?id=1234&ia=131
[2] L. Goldberg et al. 2003. Drug testing athletes to prevent substance
abuse: background and pilot study results of the SATURN (student
athlete testing using random notification) study. Journal of Adolescent
Health 32: 16-25.
[3] Joseph Rowntree Foundation. “Review
highlights lack of evidence to support random drug testing in schools.”
February 23, 2005. http://www.jrf.org.uk/pressroom/releases/230205.asp
Una canna non ci impedisce di studiare, il carcere sì!